Allora cambiare in maniera efficace, cambiare in meglio, cambiare stile di vita in un'ottica di salute e prevenzione. Perché è così difficile? Ciao a tutti, io sono Valeria rosso, sono un medico esperto di cambiamento nel campo dello stile di vita e oggi vorrei raccontarvi una cosa che credo sia un po' il cuore di tutto il lavoro che faccio. Nel campo della Life, del medicine. Ed è anche una delle domande che mi fanno più spesso, ma perché è così difficile cambiare?
Il discorso ovviamente è lungo e vi terrò il tema molto sul pratico, Eh, quindi parlerò di cose pratiche. Perché il cambiamento è così importante? Perché cambiare? Parliamo chiaro, è l'unico vero strumento che abbiamo per proteggere. E migliorare la nostra salute. Eh, non ci sono magie, non ci sono scorciatoie. Se vogliamo davvero ottenere quei cambiamenti di stile di vita che fanno la differenza per la salute e la prevenzione, dobbiamo imparare a cambiare noi
stessi ora. Quali sono quei cambiamenti che davvero valgono il nostro tempo e il nostro impegno? Perché questo è un punto importante da cui partire. Eh, non sono 100, non sono 1000. In realtà bastano 5 grandi cambiamenti, piccoli grandi cambiamenti, quelli che io chiamo il 2080 della lifestyle medicine per richiamare la legge di Pareto, Eh, ovvero smettere di fumare, smettere di bere alcol, mangiare meno, mangiare meglio, fare attività fisica ogni giorno. Fatte queste 5 cose, il resto è
dettaglio, dettaglio. Ma c'è un problema, ovviamente lo sapete già, vero? Cambiare non è facile. Cambiare in maniera radicale e per sempre non è facile. Non basta leggere un libro, non basta guardare un video motivazionale o forse basta per qualche tempo, per qualche minuto in cui c'è un po' quella spinta motivazionale.
Ma la motivazione è volatile, Eh, non basta seguire, che ne so, la dieta del momento, la tecnica segreta, né tanto meno, appunto provare le numerose scorciatoie che vengono vendute da molti ciarlatani della salute. Il cambiamento vero richiede qualcosa di più profondo, più profondo, e oggi voglio raccontarvi tre motivi fondamentali per cui spesso. Non riusciamo a cambiare meglio Eh, e sono abbastanza sicuro che non ve li hanno mai spiegati.
Così oggi vi parlerò di tre limiti importanti che in alcuni casi fanno davvero la differenza perché impediscono completamente il cambiamento. Allora andiamo con calma. Il primo motivo è che abbiamo dentro di noi dei paradigmi disfunzionali. Paradigmi disfunzionali. E spesso non ne siamo neanche consapevoli. Eh. Cosa sono i paradigmi
disfunzionali? Sono idee, concetti, abitudini, modelli di comportamento che abbiamo imparato da piccoli, che ci sono stati trasmessi dalla famiglia, dalla cultura, dalla scuola e che guidano il nostro comportamento in modo quasi automatico. Il concetto di paradigma è un concetto classico della psicologia della psicologia
cognitiva. Ed è un concetto comunque poco chiaro alle persone, ma vi faccio un esempio piuttosto classico Eh, che racconto sempre nei percorsi di cambiamento sul cibo, quante volte da bambini vi hanno detto devi finire tutto quello che hai nel piatto, poi magari dicendo perché magari i bambini in Africa muoiono di fame e tu devi finirlo eh, quindi potenziandolo in maniera. Quasi sadica, Eh? Anche se eri sazio, anche se non avevi più fame, niente, devi finire quello che è nel piatto, Eh.
Ora da adulti, senza rendercene conto, tendiamo a mangiare fino a svuotare il piatto, Eh, se abbiamo un piatto davanti, tenderemo a svuotarlo non fino a saziarci ma fino a svuotare il piatto. Quindi siamo nelle mani del quantitativo di cibo che abbiamo nel piatto, è infatti l'abitudine di conservare gli avanzi eventuali. Che sarebbe la cosa più ovvia da fare per non sprecare il cibo. È davvero fuori moda? Eh? Viviamo nell'epoca del tutto o del niente tipico di questo
periodo storico. Ovviamente questo è un paradigma che ci porta a mangiare di più, a sovralimentarci. Questi paradigmi ci sono in tutti gli ambiti dello stile di vita, nel movimento, nel sonno, nelle relazioni. Se non li riconosciamo e non li smontiamo, non li demitizziamo, il cambiamento non parte nemmeno, eh, perché non potrà partire. Secondo motivo? Secondo motivo che ti blocca, eh.
Spesso abbiamo conoscenze, diciamo, di salute sbagliate o incerte e la confusione scientifica che circola là fuori non aiuta. E infatti nel mondo ci sono un sacco di informazioni che sembrano scienza ma che non sono per nulla scientifiche. Sono pseudoscientifiche, ovvero sembrano scienza, ma non lo sono chiaro?
In questo senso vi faccio un'altro esempio molto tipico e molto concreto che faccio spesso, se credete che un bicchiere di vino al giorno faccia bene al cuore, che è una fake news purtroppo ancora molto diffusa, alle volte addirittura da medici, vi sarà molto più difficile motivarvi a smettere di bere. E poi vi diranno che c'è il paradosso francese. Cose ormai smontate da decenni, da decenni. Nessun paradosso francese.
Il vino fa fa male, la birra fa male, gli superalcolici fanno male, se ne bevi poco fa poco male, se ne bevi tanto fa tanto male Eh? Le bevande alcoliche hanno questa regola, Eh? Allo stesso modo se pensiamo sempre siamo nell'alcol che alla fine poi gli alcol, il vino non fa poi così male Eh, avete capito Eh. Se pensiamo a queste cose tutto cambia.
Il cambiamento diventerà molto, molto più difficile perché avremo delle aree di incertezza, aree che in realtà scientificamente non sono per nulla incerte. Abbiamo tutto chiaro. Nel caso del vino, nello specifico, il vino è un cancerogeno, ci fa venire il cancro. 12 tipi di cancro sono associati al vino, è neurotossico, cioè vi rincoglionisce, ed è una sostanza che dà alta dipendenza. Vino, birra, supercolici, tutta la stessa roba, tutta la stessa roba.
Tanto alcol, tanto male, meno alcol, meno male, ma non male, zero chiaro. Il nostro cervello ha bisogno di chiarezza per attivare il cambiamento. Se abbiamo dubbi, se pensiamo che qualcosa faccia male, ma forse anche un po' bene, dai che fa anche un po' bene eh, restiamo bloccati. Nell'ambivalenza, l'ambivalenza è un concetto importante eh, e l'ambivalenza è la tomba del
cambiamento. Per questo nei percorsi seri di Life style medicine la prima cosa che facciamo noi è fare chiarezza, dare informazioni solide, togliere di mezzo i miti e le false credenze. Chiaro, molto importante questo terzo motivo. E qui tocchiamo un punto che mi sta davvero molto a cuore, molte persone non cambiano perché in realtà sono vittime di dipendenze nascoste, dipendenze nascoste, dipendenze che non conoscono, non sono consapevoli
di tutto questo. Magari pensano di essere deboli, di avere poca forza di volontà. Ma in realtà stanno combattendo contro i circuiti dopaminergici alterati no, che e sono alterati da anni di esposizione a sostanze e comportamenti che generano vera e propria dipendenza. Le persone collegano la parola dipendenza all'eroina.
In realtà la dipendenza è molto più diffusa di quanto non si pensi e gran parte dei nostri comportamenti disfunzionali non sono sbagli, non sono poca volontà, sono dipendenze, hanno tutte le caratteristiche della dipendenza e quindi vanno affrontate come tali, come patologie. Chiaro? Vi faccio un esempio banalissimo. Ma che riguarda milioni di persone. In realtà i cibi ultra processati, ricchi di zucchero Eh, non sono solo golosi i piaceri della vita. Una coccola è come ce li
racconta il marketing. E poi lo senti ripetere dalle persone, sta cazzo di Coccola non sono coccole. Sono prodotti studiati a tavolino dall'industria del cibo per stimolare in modo patologico il sistema della gratificazione e. Perché questo? Perché non ne vogliono vendere pochi, ne vogliono vendere
tantissimi di questi cibi. Chiaro, creano dipendenza, alterano il gusto, modificano il nostro cut off gustativo OK, spingono a cercare poi sempre più zucchero, sempre più sapore è alterano il nostro rapporto con il sapore normale del cibo eh e quando cerchi di ridurne il consumo non è questione di volontà, non è questione di volontà, è questione di rompere
una dipendenza. E lo stesso vale per il fumo, per l'alcol, per le sigarette elettroniche con nicotina, ma anche quell'essenza, perché all'interno ormai mettono molti composti super odorosi, super stimolanti sul piano GUSTATIVO, che alla fine generano una dipendenza simile a quella dei cibi ultra processati. Stanno unendo esperienza di. Diciamo di sigaretta, chiamiamola sigaretta elettronica, anche senza nicotina, con quella tipica dei
cibi ultra processati. Quindi avremo dei vapori molto saporiti, molto stimolanti sul piano DROSO e gustativo e magari con più la nicotina. Sì, è vero che c'è tutta la storia della riduzione del danno. Per carità, va bene, ma sta riduzione del danno ormai la stanno strumentalizzando per farvi diventare dipendenti da nuove device chimiche che sono le sigarette elettroniche.
Chiaro, chiaro, basta dire scemenze e allo stesso modo ovviamente, per tutte quelle abitudini digitali che conosciamo bene, smartphone, social media, eccetera and company eccetera. Fino a quando non riconosciamo che certi comportamenti sono forme di dipendenza e non semplici cattive abitudini, il cambiamento non arriva, non può arrivare. In pratica bisogna smettere di sottovalutare i nostri comportamenti, ma iniziare a contemplare l'idea che alcuni di questi sono patologici.
Eh sì, ragazze e ragazzi miei, questa è la verità. Allora, per concludere, se oggi vi trovate bloccati in qualche tentativo di cambiamento. Provate a chiedervi con onestà, con gentilezza, se non state inciampando proprio in uno di questi tre motivi. O in tutti e tre paradigmi disfunzionali, inconsci, inconsapevoli, conoscenze sbagliate o confuse, dipendenze nascoste che vi fregano. È da qui che bisogna partire per cambiare davvero, iniziare a
identificare i blocchi. È questo il lavoro profondo che facciamo nei percorsi seri di Life style medicine, il Lithology Eh. E se vi interessa davvero capire come si fa a cambiare sul serio in modo strategico, umano, gentile, graduale, ma continuativo e sostenibile, allora vi invito al nostro grande evento dal vivo change che si terrà a Milano il 28 giugno 2025. Sarà un evento unico dedicato proprio a chi vuole imparare l'arte e la scienza del cambiamento.
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