OK, Sapete cos'è questo? Questo qua, Eh bene, questo è il ricettario in triplice coppia a ricalco. Come si dice che noi medici usiamo per prescrivere gli stupefacenti e gli psichiatri solitamente dovrebbero prescrivere come probabilmente farmaco più comune, il
metilfenidato appunto. Metilfenidato si parla sempre di più di questo psicofarmaco ha molti nomi commerciali, ovviamente se ne parla sempre di più in ragione del fatto che si parla sempre di più di a dh.de, di conseguenza è normale che ci sia un interesse crescente verso la terapia farmacologica maggiormente validata per questa neurodivergenza perlomeno. Qui in Italia è il farmaco più utilizzato, negli Stati Uniti ci sono anche anfetamine e ci sono altri farmaci.
Ma prima di parlare nello specifico del farmaco di questo farmaco vorrei specificare una cosa. Infatti infatti vale la pena sottolineare direi chiaramente come il trattamento del disagio mentale che può essere connesso alla DHD non sia esclusivamente farmacologico.
Lo voglio ripetere, se 6ADHD? E se hai sviluppato difficoltà psicologiche ed esistenziali in relazione alle caratteristiche di questa condizione, il metilfenidato e anche altri farmaci, in verità, appunto come vi ho detto prima, potrà esserti utile, ma spesso la terapia, per essere realmente risolutiva, richiederà altri. Interventi anche altri interventi no, come si dice il metilfenidato dovrebbe rendere la persona più permeabile poi a tutti gli altri interventi no?
La terapia della DHD è sempre, sempre una terapia multimodale Eh, non pensate che uno si prende il farmaco e vada tutto bene multimodale. Cosa vuol dire? Significa che sarà sempre costituita da vari elementi, in
primo luogo. Ribadiamolo una diagnosi accurata e approfondita da una persona che sia competente in questo ambito Eh diciamo solitamente lo psichiatra da cui si va solitamente dovrebbe essere un centro di salutementalequindidiciamooffertodalserviziosanitarionazionalecheabbiaesperienzeechequinditipo.it possa introdurre in un'equipe. Di lavoro allargata, proprio perché ci vogliono tante competenze per occuparsi della DHDA seguire cos'altro serve?
Dato per scontato che è stata fatta una buona diagnosi con tutte le possibili comorbidità Eh, faccio un esempio, autismo, eventuale disturbo bipolare eccetera eccetera. Bene, a seguire una psicoeducazione specifica è l'aspetto più importante dal mio punto di vista, OK? La psico educazione è quella che permette alle persone di accendere la luce della stanza e capire il funzionamento della propria mente. Poi cos'altro?
Beh certamente questo ne parlo sempre, ho addirittura aperto un canale ad hoc e sto parlando di modifiche dello stile di vita, lo stile di vita, la lifestyle. Medicing è assolutamente applicabile con grandissimo successo anche nelle neurodivergenze, in particolar modo della DHD. Direi anche molto spesso la pratica della MINDFULNESS è
importante. Mindfulness che deve essere specifica per questi funzionamenti mentali, proprio perché non è facile per chi è ADHD meditare e quindi bisogna fare cose molto ad hoc e forgiate proprio per queste persone. E poi certamente, certamente, certamente anche la terapia psicofarmacologica, e non sono qua certo a negarlo, sono uno psichiatra. Prescrivo Psicofarmaci faccio tutto quello che c'è da fare.
Però ripeto, non cerchiamo di banalizzare l'argomento dicendo che uno prende una pillola di metilfenidato e tutto va a posto. La terapia è sempre sfaccettata e richiede diverse persone, almeno tre. È psicologo, psichiatra e direi terapista della riabilitazione. Ecco, queste sono tre figure che potrebbero essere alla base di
una mini equipe per la DHD. Ricordiamoci bene che LADHD per noi psichiatri rappresenta non solo una neurodivergenza, è quindi nel senso una caratteristica di divergente dal funzionamento neurotipico, ma per noi è anche un disturbo del neurosviluppo. OK, perché le persone che noi vediamo sono persone che hanno sviluppato disturbi e che quindi
necessitano di aiuto. E quindi tutto questo implica che chi si occupa di ADHD abbia un approccio molto serio, molto serio e professionale e diverso per ogni paziente. La DHD non è una moda, non è uno scherzo, è una condizione che può diventare una forma patologica, può generare disagio mentale, quindi in quei casi va affrontato da specialisti, da professionisti che sappiano il fatto loro, eh.
Va bene. Dopo questa diciamo premessa d'obbligo, torniamo al metil feridato e partiamo con una serie di domande che insomma spero vi possano soddisfare tutte le vostre preoccupazioni e i vostri dubbi su questo farmaco. E partiamo la domanda di base, che cosa è il metil? Feridato bene, allora cerchiamo
di metterla giù semplice. Si tratta di un farmaco psicostimolante che agisce sul sistema nervoso centrale, ovviamente migliorando l'attenzione e il controllo degli impulsi nei pazienti ADHDOK, in poche parole, funziona aumentando i livelli di dopamina e noradrenalina in alcune aree del cervello, aiutando così a regolare le funzioni cognitive e comportamentali, non mettendo un po' a posto la torre di controllo che si occupa delle funzioni esecutive. Eh, voi sapete che c'è nella DHD
ora, per dirla super stringata. Carenza di dopamina, un tentativo di compensare questa carenza con l'adrenalina, quindi agitazione, irritabilità, irrequietezza. Ecco, questo è il base, il metilfenidato cerca di ripristinare il giusto equilibrio. Dopaminico, Eh, bisogna ricordare. Che non è un farmaco che possa dare beneficio a tutti Eh? Non è la pillola di limitless, evitate di pensare che vi possa servire per studiare eccetera, perché non funzionerà bene per
quello Eh assolutamente. E in più lo userete come doping, come droga e non avrà quindi una buona efficacia. Una buona finestra terapeutica come si dice Eh, il metilferidato serve solo ed esclusivamente a chi è ADHD. E ha sviluppato il disagio mentale e sempre, sempre sempre sotto controllo medico. Per cui evitate di fare scemenze e comprarlo online. Andarlo a cercare mercato nero è assurdo, quell'approccio lì farete solamente dei danni e non
avrete nessun beneficio. L'unico modo per utilizzare bene il metilfenidato è in una buona relazione terapeutica con il vostro psichiatra. Punto OK. È anche importante sapere che in Italia appunto come vi dicevo prima, viene considerato un farmaco stupefacente e per queste ragioni si può prescrivere solo solo con un ricettario speciale Eh, come questo qui il cosiddetto ricettario triplice coppia a ricalco per gli stupefacenti su cui si prescrive ad esempio anche la morfina in Italia Eh.
E ovviamente usando modalità molto, molto rigorose, molto rigorose, anche perché nelle mani sbagliate i contesti sbagliati, il metil fenidato può generare dipendenza, sicuramente abuso e danni non benefici, ma danni come ogni farmaco OK, come ogni farmaco. Andiamo oltre Eh? Vediamo un'altra domanda. Domande importanti, tutte domande importanti. Provo a rispondervi oggi. Come si arriva alla prescrizione di metilfenidato? Come fare in modo che uno psichiatra decida di iscrivervi?
E il Metilfenidato, Eh, bene, innanzitutto va valutata. Non mi stancherò mai di ripeterlo, la diagnosi di ADHD, diagnosi accurata che include test, include valutazioni cliniche e colloqui clinici, semistrutturati, raccolte anamnestiche, possibilmente colloquio con i familiari di riferimento, eccetera eccetera eccetera.
Eee oltretutto, parallelamente bisogna anche capire se ci sono delle altre patologie concomitanti che potrebbero dare problemi con questo farmaco con metilferidato no, ad esempio un disturbo bipolare a una persona con disturbo uso di cocaina potrebbe avere dei problemi da un trattamento commetilferidato e pertanto necessiterà di particolare accortezze o qualche volta, ahimè, non potrà neppure candidarsi a utilizzare con
beneficio questo farmaco. Ogni caso è diverso dall'altro, bisogna analizzare bene com'è la relazione terapeutica, com'è il livello di patologia, com'è diciamo il livello di consapevolezza della persona, eventualmente lavorarci e poi rimandare magari la prescrizione ad altri momenti. Poi sarà anche necessario capire se il paziente ha delle controindicazioni banalmente fisiche al Metilfenidato Eh. Questo passaggio include. Qualcosa di molto medico Eh?
Un'anamnesi dettagliata per escludere familiarità per patologie cardiache, un esame obiettivo per rilevare eventuali anomalie appunto cardiovascolari, se indicato alle volte anche un elettrocardiogramma e degli esami del sangue oltre rilevazione della pressione eh bisogna discutere con il paziente o la paziente l'importanza di riferire sintomi che magari possono essere presenti come palpitazioni, dolori toracici, difficoltà
respiratorie. No. Sia prima che durante l'uso del farmaco, anche se diciamolo chiaramente, sono eventi piuttosto rari Eh, io in una quindicina di anni che ho esperienza con il farmaco devo dire che tutto sommato è accaduto davvero poche volte. Però è importante, importante fare le cose bene, Eh, fare le cose bene, impostare bene la relazione terapeutica e l'utilizzo di questo farmaco bene. Altra domanda, altra risposta, eh, come si inizia la terapia
con il metilfelidato? Solitamente si usa il criterio della gradualità e della minima dose efficace, che è sostanzialmente quella che usiamo un po' in generale in medicina, cioè si parte da un dosaggio basso e ci si. Ferma poi al minimo dosaggio efficace? No. Passando per un periodo di dosaggi intermedi per valutare il rapporto rischio beneficio all'inizio del trattamento. Spesso si può iniziare con 5
milligrammi al giorno. È utile spiegare che la dose iniziale chiamiamola di test è volutamente bassa?
No? Per minimizzare i potenziali effetti collaterali, per monitorare la risposta diciamo cardiovascolare no, in particolare i cambiamenti alla pressione arteriosa, frequenza cardiaca e poi si può salire in seguito no. Durante la dose test si consiglia di effettuare sempre misurazione della pressione a riposo prima dell'assunzione del farmaco e poi intervalli regolari no nel corso delle prime ore dopo l'assunzione e questo è particolarmente importante perché, trattandosi
spesso di formulazione a rilascio modificato, eventuali innalzamenti della pressione potrebbero manifestarsi in modo graduale, non immediato, quindi è è importante vedere cosa succede a dopo qualche ora dalla somministrazione del farmaco
comunque. La paziente o il o il paziente deve sapere che potrebbe non percepire direttamente questi cambiamenti, motivo per cui il monitoraggio proprio della pressione arteriosa è importante e necessario, specialmente i primi tempi, anche a casa, a domicilio. È importante che il paziente dia un'occhiata a tutto questo. Bene, dopo i primi giorni con diciamo 5 milligrammi, se non escono problemi particolari, se la tolleranza è buona, si può
passare ad usarli. I superiori tipo non sono 10 milligrammi, ovviamente anche di più.
Si può arrivare anche a dosaggi più alti, senza problemi, 30, 40 o anche di più milligrammi eh, andando comunque verso la dose che poi si userà nel lungo periodo, cioè la minima dose efficace che deve essere testata per un periodo lungo, per vedere se effettivamente i benefici sono buoni e se la persona riferisce un buon livello di funzionamento, miglioramento delle sue funzioni esecutive, della regolazione emotiva, dell'attenzione, della stanchezza, eccetera.
È essenziale mantenere un contatto regolare durante questo periodo, sia iniziale ma a mio parere anche durante tutta la terapia. Cioè una persona deve essere vista dallo psichiatra Eh sia per monitorare gli eventuali effetti collaterali, ma anche per discutere e col paziente o la paziente eventuali miglioramenti o peggioramenti di sintomi. Questa fase di osservazione prolungata è fondamentale per stabilire il farmaco.
E per stabilire, appunto, se il farmaco sia effettivamente benefico per la persona e se decidere di mantenerlo. Come mantenerlo? Eh? Ricordiamoci che l'efficacia del fedidato riguarda circa il 70% dei pazienti, quindi un'efficacia molto elevata, un 30% potrebbe non rispondere a questo farmaco e un 5% circa potrebbe addirittura peggiorare. Bene, le cose non sono ancora completamente chiare o in qualche caso può essere che si sia sbagliata la diagnosi o non si siano valutato bene le
comorbilità. Comunque questi più o meno sono
i dati, Eh? Il dialogo con le persone che si curano comunque deve essere aperto, chiaro, netto, privo di giudizi, non suggerire come dire miglioramenti cosmici, così come non preoccupare il paziente per effetti collaterali che, ripeto, nel caso dell'indifferenziato sono sostanzialmente molto miti eh. È davvero importante sottolineare che efficacia come effetti collaterali possono variare molto da persona a persona e che l'obiettivo è quello di trovare il giusto equilibrio tra benefici e
tollerabilità, come ogni farmaco che usiamo in medicina, inclusa la psichiatria Eh? Ricordare anche bene alle persone che un approccio integrato, che include lo stile di vita e la gestione dello stress e un supporto adeguato, è la chiave per ottenere risultati ottimali. Ricordatevi che psico educazione lifeest and medicine, mindfulness e colloqui anche riabilitativi devono essere e interventi anche riabilitativi, specialmente sul piano cognitivo
o di tutte le cose che sappiamo. Insomma che ho parlato frequentemente, parlo del mio canale, devono essere portati avanti parallelamente al Farm. Perché se no la terapia è un po' zoppa, Eh? Bisogna comunque mirare a quello, specialmente se le persone diventano più grandi. Alle volte con i ragazzini adolescenti non è così facile. Si può partire dal farmaco, dal tenere una relazione, poi pian pianino però bisogna mirare a fare psicoeducazione e interventi riabilitativi. Quello è il succo.
Ma veniamo a un'altra domanda fondamentale, Eh, non so cos'è terza, quarta domanda Eh, qual è la percentuale di successo della terapia con metilfenidato? Forse ve l'ho già detto, ve l'ho detto prima, va beh, ve lo ripeto, metilfenidato funziona più o meno nel 70% ah sì, ve l'ho già detto, va beh, ve lo ripeto eh, 70% più o meno alcuni studi dicono addirittura l'ottanta, in realtà è il 70% Eh è delle persone con ADHD, migliorando attenzione, controllo degli impulsi,
stanchezza principalmente. E funziona. In realtà è uno dei farmaci che in psichiatria funzionano meglio. Diciamolo proprio chiaramente, l'efficacia può dipendere sia dal dosaggio, dalla risposta, alle volte si tende a sotto dosare, bisognerebbe tenersi alle volte un po' più alti, magari dalla risposta individuale e ovviamente anche dall'uso corretto del farmaco da parte del paziente. Che il paziente sappia se istruito bene e se è in grado di usarlo bene, Eh?
Sono anche molto importanti le comorbidità presenti, che possono diminuire in alcuni casi l'efficacia terapeutica no, è anche importante, direi in alcuni casi una sapere che una percentuale, appunto sì ma ve l'ho detto prima, 5% può non rispondere Eh o addirittura scusate, il 5% può addirittura presentare un peggioramento Eh? Ripeto, quando c'è proprio un peggioramento Io credo che ci sia stato un errore diagnostico, oltre che diciamo questione di variabilità individuale.
Comunque, ripeto, alla luce di tutto questo metti il felidato è un farmaco che funziona decisamente bene. Decisamente bene, è paragonabile al litio come efficacia, anzi supera il litio come efficacia. E devo dire che è un'opzione che deve essere provata se una persona è d'accordo all'utilizzo di un di uno psicofarmaco. Altra domanda, altro giro, domanda molto gettonata, quali sono gli effetti collaterali del metilfenidato? Allora?
Gli effetti collaterali più comuni del metilfenidato, ripeto, non sono frequenti, ma includono insonnia, riduzione dell'appetito, succede abbastanza spesso, cefalea episodica, in alcuni casi il nervosismo non costante, perché se aumenta il nervosismo dobbiamo farci delle domande per vedere se il farmaco giusto per la persona. Aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, appunto. In alcuni casi può comparire
tachicardia. Sensazione di discomfort è toracico, quindi bisogna magari approfondire anche bene, eventualmente in seconda battuta se non ci sono le premesse per disturbi cardiovascolari. Comunque se accompaiono questi sintomi bisogna approfondire di più eh? Anche i disturbi gastrointestinali ci possono essere eh? Effetti molto rari ma che ovviamente possono essere seri, includono TIC, allucinazioni e
alterazioni dell'umore. Scusate ho dovuto starnutire, mi sta quasi passando completamente la mia rinofaringite ma non ancora completamente. Per finire, ecco la domanda che quasi tutti vi fanno, ma quanto durerà la terapia con il metilferidato? Lo vorrò fare metilferidato per tutta la vita, ragazzi e ragazze. Non c'è niente per tutta la vita, Eh, mettetevi il cuore in pace, anche le terapie, posto che se una terapia a me mi aiutasse io la farei per tutta la vita.
Chiaramente se non mi dà problemi, però la risposta è che non c'è niente per tutta la vita. La terapia, ecco metilfenidato varia a seconda del paziente, come sempre eh. Il genere il trattamento solitamente può durare qualche anno, ma deve essere assolutamente rivalutato periodicamente. Alcuni pazienti, ad esempio, lo usano solo in età scolare.
No, perché magari poi sul lavoro si trovano meglio, altri anche in età adulta continuano e in alcuni momenti magari di difficoltà possono riprenderlo dopo periodi di sospensione. Inoltre è bene ricordare che il farmaco si può sospendere anche occasionalmente, no? Vi faccio un esempio, ad esempio nei fine settimana, durante le vacanze si fa il cosiddetto Drug Holiday, cioè si fanno dei giorni off senza farmaco Eh, ovviamente solo sotto supervisione medica Eh.
Quindi ripeto, la terapia. L'approccio di durata alla terapia è quella che abbiamo con molti altri farmaci, salvo che appunto come ti il fenidato si può immaginare di sospendere alle volte anche settimanalmente il farmaco per uno o due giorni, alle volte mensilmente o alle volte per qualche anno, in assenza di problemi per poi riprenderlo se ce ne fosse bisogno eh? Conclusioni che cos'altro
aggiungere? Spero di avervi fatto un piccolo manuale di istruzione per tranquillizzarvi sull'utilizzo del metti il fenidato aver risposto a qualche domanda ovviamente poi fate le domande alla persona che ve lo prescriverà mi raccomando seguite attentamente quello che vi dirà lui Eh diciamo che che altro aggiungere in presenza di una diagnosi che sia stata curata di ADHD che sta generando problemi rilevanti sul piano di funzionamento. Di vita, di esistenza, di sregolazione emotiva.
Può avere davvero molto senso provare il trattamento come tilfelidato è un farmaco sicuro, molto efficace, moderno, conosciuto. Eh ripeto io lo paragono spesso al litio, anche se non c'entra niente con il litio Eh lo paragono in termini di efficace di sicurezza, forse addirittura ancora un pochino più efficace, ancora un pochino più sicuro. E ha ancora meno effetti collaterali, per cui non ha veramente senso avere dubbio diffidenza se il vostro
psichiatra ve lo propone. Ok, ripeto, un approccio completo ai problemi della DHD implica non solo il farmaco ricordiamocelo questo Eh, non fatevi tirare il farmaco con una fionda. E dopo la diagnosi, perché non sarà sufficiente. Ci vogliono diversi altri interventi, altri interventi, lo ripeto. E se per caso vi interessasse dedicarvi all'aspetto della psicoeducazione, vi piaccia il mio stile, vi piacciono le mie
lezioni? Ricordatevi che io e Gennaro Romagnoli abbiamo realizzato un percorso che si chiama ADHD consapevole proprio per per lepersoneadh.de. Il link per approfondire tutto questo lo trovate qui, da qualche parte sul video o giù in descrizione. Bene, grazie come sempre per la vostra attenzione. Se vi sono state utile date un like e iscrivetevi al canale. Comunque sia ci si rivede molto presto per parlare ancora di neuroscienze. Alla prossima?