Gli Errori Più Comuni con gli Aggettivi in Italiano
Sep 11, 2024•15 min
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Gli aggettivi sono una parte fondamentale della lingua italiana, ma spesso anche i parlanti più esperti possono incorrere in errori. In questo articolo analizzeremo gli errori più comuni commessi da chi sta imparando l'italiano (e non solo!). Scopri come evitare questi scivoloni e migliorare il tuo uso degli aggettivi.
Cos’è un Aggettivo?
L’aggettivo è una parte variabile del discorso che si unisce a un nome per determinare o specificare caratteristiche o proprietà. Esempi:
Un cane nero
Una casa grande
Una battuta divertente
Molti pensano che gli aggettivi siano facili da imparare, soprattutto perché vengono introdotti fin dal livello principiante. Tuttavia, gli errori sono molto frequenti, anche tra gli italiani! Di seguito esploreremo quelli più comuni.
Gli Aggettivi: Errori Comuni
1. Aggettivi in -CIA e -GIA al Plurale
Ti sei mai chiesto se scrivere maglie grigie o maglie grige? Non sei solo! Questo è uno degli errori più frequenti. La regola è semplice:
Se la lettera che precede -cia/-gia è una vocale (fradicia, grigia), la "i" si conserva al plurale (fradicie, grigie).
Se la lettera che precede -cia/-gia è una consonante (liscia, saggia), la "i" si rimuove al plurale (lisce, sagge).
Ricorda: Non andare a caso! Segui questa regola per evitare errori.
2. Errori di Concordanza
La concordanza tra nome e aggettivo è essenziale, ma può causare confusione. Alcuni errori comuni includono:
La casa granda (corretto: la casa grande)
Il libro tristo (corretto: il libro triste)
Le ragazze intelligente (corretto: le ragazze intelligenti)
Altri errori includono:
Aggettivi come "incinta": al plurale, diventa "incinte" (non "incinta").
Aggettivi in -ista: rimangono invariati al singolare, ma cambiano al plurale. Esempio: una donna altruista, un uomo altruista / due donne altruiste, due uomini altruisti
Quando l’aggettivo si riferisce a più nomi di genere diverso, segui queste regole:
Per persone, usa il plurale maschile: La mamma e il papà sono simpatici.
Per cose, usa di solito il plurale maschile, ma se l'ultimo nome è femminile plurale, puoi concordare al femminile: Un armadio e due sedie neri / Un armadio e due sedie nere.
3. Aggettivi con Nomi Collettivi
I nomi collettivi come "folla", "famiglia" o "squadra" richiedono che l’aggettivo sia al singolare.
Esempi:
Una folla furiosa
Una famiglia felice
4. Errori di Ortografia
Alcuni aggettivi possono creare dubbi sull'ortografia. Ecco alcune regole da tenere a mente:
Con i o senza i?
Ingegnoso (non ingegnioso)
Cosciente (non coscente)
Scemo (non sciemo)
Cieco (persona che non vede) MA ceco (abitante della Repubblica Ceca)
Con c o con q?
Innocuo (non innoquo)
Proficuo (non profiquo)
Iniquo (e non inicuo)
Ricorda: gli aggettivi derivati dalla parola "acqua" usano cq (esempi: acquatico, acquoso).
5. Posizione dell’Aggettivo
La posizione dell’aggettivo può cambiare il significato. Ecco alcuni esempi:
Un alto dirigente (dirigente con carica di livello superiore) VS un dirigente alto (di statura)
Un vecchio amico (amico di lunga data) VS un amico vecchio (anziano)
L'italiano è abbastanza flessibile sulla posizione dell'aggettivo, ma fai attenzione a questi casi!
6. Troppo pochi o troppi pochi?
Questa distinzione è spesso fonte di errore. Ecco la regola:
Troppo pochi: avverbio
Troppi: aggettivo
La frase corretta è: I miei libri sono troppo pochi.
Oppure: I miei libri sono troppi.
7. Falsi Amici: Attenzione al Significato!
Alcuni aggettivi possono sembrare legati a una parola, ma il loro significato è completamente diverso:
Cinofilo: riguarda i cani, non il cinema.
Fragrante: si riferisce a un profumo, non alle fragole.
Accattivante: significa attraente, non cattivo.
8. Mai dire "più migliore"!
"Migliore" è già un comparativo, quindi non aggiungere "più".